Sollecitato dai commenti ricevuti, ricapitolo i principali strumenti esistenti per mettere mano a GRUB, il boot loader predefinito in ubuntu:

  • Ubuntu Bootloader Manager
  • StartUp Manager
  • GrubED
  • QGrubEditor
  • … a mano!


Ubuntu Bootloader Manager
è un ottimo progamma, inserito nel Google Summer of Code. Molto promettente, ma attualmente è il più “complicato” da installare.

link: https://wiki.ubuntu.com/BootloaderManager
installazione:
Per ora l’unico modo per testare l’applicazione, ancora in fase alpha e dunque potenzialmente instabile, consiste nello scaricare i sorgenti attraverso il version control system Bazaar (qui un tutorial per l’utilizzo). [via ossblog]

SUM (StartUp Manager) è un ottimo programma :-), sarà inserito nei repos universe per la imminente Gutsy. Ha la faccia di essere il “prescelto”. Molto gnome…

link: http://web.telia.com/~u88005282/sum/
installazione:
Aggiungete ai vostri repos anche ubuntusoftware

sudo nano /etc/apt/sources.list

inserite la riga

deb http://ubuntusoftware.info/ feisty all

Aggiornate e installate

sudo apt-get update
sudo apt-get install -y --allow-unauthenticated startupmanager

GrubED è un ottimo programma :-D, da compilare a manina, ma in rapido sviluppo. Per ora è – a mio avviso – il meno user-friendly, con tutte le schermatine singole e non con le schede come gli altri due.

link: http://www.csc.liv.ac.uk/~cs5tjh/GrubEd
installazione: vedi post precedente

QGrubEditor è un ottimo progamma ;-), a prima vista più completo nella possibilità di settare i parametri dei vari OS da caricare. Da tenere d’occhio. Per la traduzione italiana chiedete a Divilinux 😀

link:http://www.qt-apps.org/content/show.php/QGRUBEditor?content=60391
installazione: è spiegato nel link indicato, in sostanza dipende dalle librerie qt4

sudo apt-get install build-essential libqt4-dev

e poi si installa il deb scaricato (per ubuntu)

dpkg -i qgrubeditoretcetc
[via informatix]

Se invece vi piace la riga di comando, potete sempre cambiare a mano i vari parametri.

sudo nano /boot/grub/menu.lst

In ogni caso, è bene documentarsi 🙂